L’esercito etiope sta recuperando terreno contro le milizie nella regione di Amhara, secondo i residenti locali, dopo che, la sera dell’8 agosto, il governo locale ha parlato di un ritorno ad una “pace relativa”. La compagnia aerea nazionale Ethiopian Arlines ha annunciato di aver ripreso i voli per la capitale regionale Bahir Dar e Gondar. I servizi per gli altri due aeroporti, Lalibela e Dessie, restano invece sospesi. Amhara, regione nel Nord dell’Etiopia, è in stato di emergenza dalla scorsa settimana a causa degli scontri mortali in corso, solo nove mesi dopo la fine del conflitto nella vicina regione del Tigray.
Le forze di Amhara, compresa la milizia nazionalista di Fano, sono state alleate chiave del governo durante questa guerra tra novembre 2020 e novembre 2022. Fano è una milizia che attira volontari dalla popolazione locale ed è stata alleata della Ethiopian National Defense Force (ENDF) durante la guerra del Tigray. Il loro rapporto, in seguito, è peggiorato, in parte a causa dei recenti sforzi delle autorità federali per indebolire i gruppi paramilitari regionali. Alcuni attivisti affermano che ciò ha reso Amhara vulnerabile agli attacchi delle regioni vicine.
Le tensioni sono emerse da aprile dopo che il primo ministro etiope, Abiy Ahmed, ha annunciato l’intenzione di sciogliere le “forze speciali”, unità paramilitari create da molti Stati regionali negli ultimi quindici anni. I nazionalisti amhara credono che il governo voglia indebolire la loro regione.
Dopo diversi giorni di scontri, le forze federali sembrano recuperare terreno in diverse parti della regione. In un comunicato, il governo di Amhara ha affermato che sono tornate “relativa pace e stabilità”, sostenendo che l’esercito ha intrapreso “azioni appropriate” contro “gruppi estremisti”. I residenti hanno affermato che i combattenti di Fano sono stati respinti a Gondar e Lalibela, un sito patrimonio mondiale dell’Unesco famoso per le sue antiche chiese scavate nella roccia. Solo pochi giorni fa, in alto funzionario etiope ha accusato i miliziani amhara di cercare di rovesciare i governi regionale e federale.
La dichiarazione dello stato di emergenza conferisce ai servizi di sicurezza il potere di imporre il coprifuoco, limitare i movimenti, vietare il porto di armi e oggetti appuntiti, vietare le riunioni pubbliche e effettuare arresti e condurre perquisizioni senza mandato.